venerdì 27 febbraio 2015

Una giornata alle Blue Mountains

Ciao folto pubblico!
Quanto tempo eh? Finalmente abbiamo qualche fatto da raccontare che non sia una quotidianità sotto la media.
Lo scorso weekend siamo andati alle Blue Mountains insieme a Cindy, con il mitico Babar!
Ahhh....una bella gita per ricaricarsi, sole, aria pura....
No.
Leggete il nome del blog, questo è ramblingzucchini ! Come può essere una bella gita scusate?
Il tempo è stato pessimamente pessimo per tutti i due giorni. Matteo per essere sicuro di finire di lavorare alle 15:30 del sabato ha dovuto chiedere 3 volte durante la settimana, ottenendo risposta affermativa, però sabato inizio alle 6 invece che alle 7.
Babar non aspettava altro che un bel giro per sgranchirsi le ruote, anche se l'allenamento settimanale di salite che gli fa fare Matteo non ha portato alcun miglioramento, e in salita fa sempre molta fatica. Ma checcimporta!
Non abbiamo orari! L'avventura ci chiama!
 
 
 
Cindy ha alloggiato in un ostello a Katoomba, dopo che abbiamo cenato come ai vecchi tempi dentro il van. La tristezza alcolica di Sydney si espande fino qui, e tempo di aver trovato un parcheggio sotto un lampione per mangiare, ecco che arriva uno sciroccato che proprio davanti a noi tira fuori il suo arnese e si mette ad irrigare il marciapiede. A metà minzione si accorge di noi, ma è talmente fuori che piu che scoppiare a ridere a chiedere scusa mentra continua a cambiare l'acqua al pesce rosso, non riesce a fare.
Cindy pare un po' contrariata della scenetta.
I gestori dell'ostello a detta di Cindy sono molto gentili, le forniscono una cartina evidenziata per la domenica e le dicono che possiamo dormire nella strada dietro l'ostello, e che nessuno ci disturberà.
Eccoci come ai vecchi tempi a dormire nel van, con la pioggia a battere sul tetto a farci da ninna nanna.
Il progetto era svegliarsi a vedere l'alba, ma all'ora prevista, pioveva di brutto. tutto rimandato ad orari più sensati.
Dopo la colazione ci dirigiamo alle 3 Sisters! Questo è quello che AVREMMO dovuto vedere
Questo è quello che abbiamo visto!
Tipico di ramblingzucchini...(ricordate la vetta del Bluff Knoll ?)
Quindi siamo andati allo Scenic World: in pratica anche una valle qui diventa parco giochi. Quella che una volta era una funicolare per il trasporto del carbone ora è la "funicolare più inclinata del mondo", che porta nella valle sottostante in cui si cammina nel bosco su piattaforme rialzate da terra (mooolto scivolose con la pioggia, vero Cindy?).
Il tutto ovviamente a prezzi spropositati. Così siamo scesi nella valle a piedi e abbiamo preso IL TRENO PIU' INCLINATO DEL MONDO solo al ritorno (con tanto di colonna sonora di Indiana Jones e pilota-commentatore che saluta in giapponese e si congratula per il coraggio dei passeggeri...(inquientante)).
Anche con la nebbia, potevamo intravedere scorci interessanti
Foresta pluviale
Quelle che vedete in foto sono state argomento di discussione tra Silvia a Matteo. Lei diceva che sono felci molto cresciute, Matteo insisteva che dovevano essere una qualche sorta di palma. Al dotto pubblico l'ardua sentenza.


Scalini scavati nella roccia, incredibile!
Durante la discesa, Matteo è rimasto stupito di quanto lavoro abbiano fatto qui questi pigri australiani, forse a dimostrare una relazione tra gli uomini ed il paesaggio, ovvero dove il paesaggio è piatto, lo è anche l'elettroencefalogramma delle genti che lo popolano. Naturalmente quando Matteo ha esposto questi pensieri, Silvia e Cindy si sono scambiate uno sguardo come dire "ma che si sniffa sto qui?"
La nebbia si dirade e intravediamo una cascata!
Ordinaria demenza
Ecco le passerelle assassine e le piante della diatriba!
Ad ogni modo, per facilitare la vita ai sempre inadeguati e poltroni australiani, tutto è pensato per far compiere loro il minimo sforzo negli spostamenti, e così niente sentieri, ma pedane, rampe, corrimano, e gente col punto interrogativo in faccia se per caso arrivi da in mezzo alla boscaglia mentre credevi di seguire un sentiero vero e proprio.
Nessuno ha facce interdette però mentre gli asiatici si fanno 50 foto-selfie aspettando la funicolare.
Viaggio di ritorno in funicolare!
Verso metà pomeriggio ci siamo rimessi in marcia (la nostra gitarella fuoriporta era comunque a 130 km da Sydney, il che come al solito fa ripensare a tutti i parametri di quando eravamo in Italia), con il proposito di ritornare a vedere il posto con una giornata di bel tempo.
Ma forse meglio così, almeno Matteo non ha visto bene la roccia e la sua crisi d'astinenza da arrampicata non si è aggravata.
E ora via! Verso altri giorni pallosi!
Per spezzare la routine, Silvia ora si deve cercare un altro lavoro, perchè come detto (ve lo avevamo detto?) la sua catena di vestiti chiude e lei rimane a spasso.
Cosa riserberà il futuro ai nostri eroi?
Per ora è nebbia come alle Blue Mountains!

CIAOOOOOOOO



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