martedì 6 dicembre 2016

Di tutto un po'

Ciao a tutti,
il blog inizia a fare le ragnatele. manca il tempo e la voglia e la spensieratezza per raccontare le cavolate che ci succedono.
Nel sommario di questo numero:
(parte musichetta accattivante)
1 - le gite dei fine settimana
2 - Silvia perde il lavoro e Matteo invece lo cambia
3 - una nuova bici ed un nuovo bolide
 
 

venerdì 21 ottobre 2016

Tramonto ed alba ad Akaroa

Torniamo ad imbrattare le pagine di questo blog, non che se ne senta l'esigenza, ma è un modo per rimettersi in marcia.
Sabato e domenica abbiamo fatto la "gita" ad Akaroa che continuavamo a rimandare. Le virgolette ci sono in quanto un giro in macchina non è proprio il concetto di gita cui si è abituati perlomeno nel micromondo italico.
Sabato mattina con calma, dopo la colazione superpiù preparata da Silvia composta da frullato di lamponi, arancia, banane e acqua e paleo brownie (con patate) e muesli per decorazione..


 

sabato 27 agosto 2016

Novità ed avvenimenti nella Chiesadicristo

Ciao a tutti!!!! 
Iniziamo con due belle notizie: Silvia ha trovato lavoro dopo 3 mesi di disperata ricerca, lavora addirittura in ufficio! Il lavoro le dà da pensare perché non essendo madrelingua ha più difficoltà degli altri colleghi ma al momento non l'hanno ancora licenziata 😊  Non è madrelingua ma uno dei suoi lavori è controllare gli errori di spelling (ortografia) ecc che fanno i neozelandesi...Ma vi lasciamo un po' di suspance. Vi diciamo solo che un lavoro così in Italia lo avrebbe trovato solo grazie a raccomandazioni.
L'altra buona notizia è che per andare al lavoro a 7,5 km da dove abita si è comprata la bici! Stranamente non le ha ancora dato un nome forse perché troppo stanca tra sveglia presto, super concentrazione per 8-9 ore e ritorno! A volte il freddo mattutino la mette a dura prova ma da buona montanara lo affronta con coraggio.
Matteo invece lavora sempre per la ditta elettrica di cui vi abbiamo parlato nel post precedente. 
 
 

domenica 24 luglio 2016

Procede

Saluti a voi, o moltitudine.
Ci risiamo, fermi in una città in cerca di lavoro, scarseggiano le elettrizzanti novità da raccontare.
La ricerca del lavoro non va proprio a gonfie vele, qualcosa inizia a smuoversi ma finora l'unico ad aver accumulato qualche ora significativa è solo Matteo. Arresosi dopo 3 settimane che cercava su internet per i fatti propri, è entrato in una agenzia nominata da un altro italiano in ostello che gli aveva detto che in un giorno aveva trovato lavoro come elettricista. Matteo ha iniziato sto lavoro la terza settimana da quando è con l'agenzia, cioè quella appena trascorsa, mentre le prime due lo hanno fatto lavorare 3 giorni a settimana a fare pulizie nei cantieri. 
 
 

sabato 9 luglio 2016

MYANMAR: general info (update May 2016)

We would like to make your life easier than our: we will provide general and UPDATED info regarding Myanmar.
 
1. CASH & ATM - There are loads of ATM around the country but it is preferable to have cash. We have paid in Kyat most of the time but we recommend the following:
- Pay accommodation in US Dollars because it is cheaper 
- Pay food in local currency (Kyat)
- Be really careful with US Dollars! They have to be crispy new, stamped after 2006 
 
 

lunedì 4 luglio 2016

RAJA AMPAT TRAVEL DIARY (updated April 2016)

Here our first post in English. Please be kind with us and feel free to correct us :-)    
General info on Raja Ampat: 
1. www.stayrajaampat.com  - general info + guesthouses 
2. On the island there is nothing else than the guesthouses: bring all what you need, that means repellents and sunscreen. Water and food are provided. 
3. It is expensive, but staying there 5 days is affordable for all travellers we met, so far. Please consider that prices include loads of food. If you don't participate in the trips, you do not have any other expenses.  Please, take into account that if you have a special diet they can cook what you want for you BUT they need to go to Waisai to buy food. This implies higher costs for them and more sea pollution. 
4. Look for our tips 
5. Snorkelling: Kri island or Aborek (more developed island)
 
 
Hi there from our bamboo hut on the beach! Updates They will be posted online once we go back to civilization. The flights were pleasant, since we both like flying, with the exception of the very small seat for Matteo, poor thing.
 

sabato 25 giugno 2016

Christchurch - rodaggio (aggiornato con foto)

Siamo ancora qui a raccontarvi i nostri insuccessi!!!
Tramite un sito abbiamo trovato una famiglia che in cambio di lavoro ci dava vitto e alloggio. E' una cosa che si può fare in tutto il mondo o quasi, ad esempio in Africa non è così frequente. I patti erano che Silvia avrebbe dovuto lavorare 5-6 ore al giorno per entrambi ma la cosa ovviamente è scemata nel lavorare dalle 8 alle alle 10 ore al giorno a testa tra giardinaggio, lavori vari di manutenzione, faccende domestiche e fare da baby-sitter. 
L'esperienza per Matteo è stata alquanto disorientante, anche perché era la sua prima esperienza con dei bambini. Per Silvia invece, è stato più semplice e più sopportabile perché è stata abituata a casa. L'unica cosa che le ha dato fastidio è non aver avuto tempo di cercar altro lavoro. Quindi diciamo che una media tra i due pareri risulta neutrale.
 
 

sabato 11 giugno 2016

South Island

Ciao a tutti!
Dopo Singapore, Matteo è volato a Kuala Lumpur e fatto venire mezzanotte per poi prendere l'aereo direzione Auckland, di cui avete già letto. Ha scoperto una nuova strategia adottata da una famiglia probabilmente indiana: invece che prendere 4 o 5 posti in prima classe, hanno preso ognuno 3 posti affiancati, così mentre Matteo si rigirava come un tassello del Tetris per riuscire a dormire, quelli lì dormivano belli larghi e coricati...mica scemi! Dopo di che ha dovuto cercare un posto dove dormire nell'aeroporto di Auckland. 
 
 

lunedì 6 giugno 2016

Arrivederci e Wanaka

Si è venuta l'ora di dirle arrivederci! Probabilmente ora inizieranno ad assumere e ad arrivare i turisti ma scappo da questo posto che nonostante sia bellissimo, non mi ha portato troppa fortuna. 
Arrivederci non addio, perché spero di venirci ancora una volta almeno.

In camera negli ultimi giorni c'era una croata, simpatica, 30enne e non proprio la più fortunella. Finalmente una persona con cui ho legato anche se purtroppo per pochi giorni! Siamo andate a fare pure il giro della città con la guida. C'è un servizio, offerto probabilmente dal Comune, che per due volte al giorno, per due ore ciascuna mette a disposizione una persona che racconta un po' di storia o leggende ecc. E' stato interessante ma purtroppo la mia attenzione-concentrazione ad ascoltare queste cose è sotto i livelli di scuola elementare (forse si spiega perché stavo ore più degli altri a studiare..non ascoltavo mai attivamente in classe). Una cosa che ricordo con gran piacere è che la guida ha deriso gli Australiani...come prima battuta!

 

mercoledì 1 giugno 2016

Conferma - il transit visa australiano per il volo Kuala Lumpur-Auckland NON serve

Dopo mesi di attesa, finalmente possiamo darvi questa notizia di prima mano.
Ai tempi dei preparativi per il viaggio in Asia, abbiamo trovato il volo AirAsia verso Auckland come il più economico, e sul sito web della compagnia si trova questa pagina "chiarificatrice", che però lascia molto spazio al l'interpretazione.
Pertanto abbiamo prima chiamato AirAsia, che non si è presa la responsabilità di dare una risposta certa riguardo la necessità o meno di un transit visa, rimandandoci all'immigration office australiano.
Per evitare attese al telefono ed incomprensioni, siamo andati di persona a Sydney nell'ufficio immigrazione, dove ovviamente dopo la coda ci hanno parcheggiato davanti ad un telefono......e ovviamente non si sono presi la responsabilità per il nostro caso, rimandandoci alla compagnia aerea. Essendo il transit visa gratuito, avremmo voluto farlo a prescindere, ma ops! Si può farne richiesta solo dall'estero, con i vari funzionari ed addetti che alzano le spalle e dicono "Non so".
 
 

lunedì 30 maggio 2016

Singapore

Tappa finale di questo viaggio...
Sentimenti contrastanti, alla fine non mi sento ancora di affrontare una realtà piena di occidentali, con tutto quello che comporta, sebbene le ultime tre settimane le abbia passate in un ambiente estremamente occidentalizzato. Ma si fa di necessità virtù, e poi il viaggio in realtà continua!
Bene, la mattina della partenza da Tioman, c'era la possibilità di prendere il traghetto alle 9 o alle 11 per Mersing e la terra ferma. Siccome il ristorantello non apre fino alle 9 e siccome il mio host a Singapore non si sarebbe liberato prima delle 20, decido di prendere quello delle 11. 
Per far arrivare l'ora, mi metto a chiacchierare con il gestore del posto dove sono stato, e mi racconta che una volta Tioman era molto gettonata, i traghetti arrivavano stracarichi. Poi il governo ha deciso di investire e fare lavori per richiamare turisti, ed ora i turisti non ci sono più perché nel frattempo hanno "aperto altre isole" (come dice lui), e i turisti vanno altrove. Inoltre tutti i lavori che hanno fatto qui, sono stati fortemente combattuti dai locali.
 
 

venerdì 27 maggio 2016

Ultimi giorni a Queenstown?

Hello hello!
In realtà non c'è nulla di gioioso da raccontare per ora. Che dirvi? Mi annoio perché piove e quando è bel tempo non ci sono troppi posti da girare perché c'è la neve e servono i ramponi e le picozze. 
Queenstown è proprio bella, mi ha lasciato davvero una bel ricordo, nonostante la mia nullafacenza. Anzi in realtà il cercar lavoro è un lavoro di per sé, se uno lo fa con criterio e costanza. Non è che aspetto che piova dal cielo ma nemmeno sto 10-12 ore al giorno a cercare come l'anno scorso. Dò il giusto peso anche perché la mente dopo un po' fonde e rischio di non vedere errori anche semplicemente di battitura.
 
 

Barefoot trekking nella giungla in Malesia

Carissimi!
Benvenuti! Siamo qui oggi a presentarvi un prodotto innovativo che cambierà la vostra vita!
La mia battaglia pluriennale contro abbigliamento e attrezzatura tecnica ha trovato la sua INVOLONTARIA apoteosi a Pulau Tioman.
Come vi avevo anticipato, mi prefiggevo di raggiungere le spiagge a nord per vedere la fauna sottomarina, ma stamattina quando mi sveglio il mare era mosso ed il cielo grigio. Una stima delle distanze parlava di 4-5 km da percorrere su quello che credevo fosse un marciapiede, stavolta Maps.me mi ha un po' tradito.
 

mercoledì 25 maggio 2016

Ultimi giorni in Malesia (Malacca e Pulau Tioman)

La mattina mi sveglio presto per prendere la prima barca delle 8 da Coral Bay su Kecil per Kuala Besut sperando di trovare subito un bus per il sud del Paese. Arrivo a Kuala Besut e vado subito all'agenzia dove ero stato all'andata, ma mi dicono che per qualsiasi delle destinazioni che elenco devo andare in un'altra agenzia a qualche centinaio di metri di distanza. Sia il bus per Malacca che quello per Pulau Tioman partono alle 21:30 e quindi la sorte non mi assiste. Mi piaceva il contrasto dell'essere qualche giorno prima a nuotare tra i coralli e qualche giorno dopo in mezzo alle montagne in Nuova Zelanda, indi decido di lasciare Pulau Tioman come ultima meta in questo Paese.
Il bus per Malacca parte da Jerteh, ma mi consigliano di prendere il taxi prima delle 18 perché poi raddoppiano i prezzi.
Così devo passare tutto il giorno in questo paesino da nulla, anche se devo dire che è il primo posto dove vedo solo malesi, gli occidentali sono tutti catapultati immediatamente verso nuove mete turistiche. Ed infatti, la gente mi sorride e mi saluta di nuovo.
 
 
 

sabato 21 maggio 2016

Scene ostelliane

Perché non mi piacciono gli ostelli? Cioè mi sono mai piaciuti? Non lo so mica eh. Forse mi sento vecchia e non più nel giro, non lo so. Ora, sabato sera, sono in camera con un "vecchietto" americano. Jose è Filippino di origine ma si è trasferito negli USA più di 20anni fa. (come?boh). Ha lavorato per una grossa compagnia di pulizie e ora gira il mondo grazie alla pensione dello stato+quella della compagnia per la quale ha lavorato. Cavoli, penso, deve proprio aver trovato una buona azienda! Alla fine lo soprannomino hero e gli dico che lo citerò nel nostro blog. Ha già tutto programmato fino a fine dicembre ma il bello è che se la ride spesso ed è simpatico. Parla con tutti, tranne i soliti "fighetti", ed ha parenti e amici in tutto il mondo dice. 

Stanotte -riferito a due giorni fa- è successa una cosa che a raccontarla non si capisce, ma vi giuro che se non ho menato un mio compagno di stanza è solo perché sono una nana bagonghi. 
 
 

giovedì 19 maggio 2016

Kecil, Perhentian Islands, piacevole sorpresa!

Alla fine sono riuscito a scambiare due chiacchiere con Adriano, che poi è l'unica cosa che ho fatto in tutto il giorno. In realtà io ho parlato ben poco, sembrava quasi di fare un'intervista, ed in effetti quasi lo era visto che si parlava di un argomento interessante di cui non sapevo nulla. Il fatto che l'abbia trasformata nel racconto della sua vita è un altro discorso, ma è stato bello lo stesso.
La storia della sua vita è molto particolare, stramba a volte, volevo scrivervela ma poi ho pensato che non ve ne sarebbe fregato nulla e manco sono in grado di stenderla cronologicamente.
Mi parla di Yogananda e del suo film "Awake" (che tra l'altro è stato per mesi al cinema Govindas di Sydney, il nostro preferito e pure unico che abbiamo frequentato, e mi dicevo "Ma perché cavolo hanno ancora in programmazione sto film???"), di Mahavatar Babaji, di Cristo e del Kriya Yoga e di un miliardo di altre cose sull'argomento che, non conoscendo, non riesco a mandare a memoria. Ad esempio mi racconta che il Kriya Yoga è una delle forme più potenti di meditazione e solo un maestro te lo può passare, ma Cristo ci è arrivato da solo, per questo camminava sull'acqua. Oppure che c'è un tizio che da tremila anni vive nascosto nell'Himalaya (Babaji), vado subito a cercare su internet ed in effetti ci sono delle menzioni, ma incredibilmente nessuno ne parla o approfondisce gli argomenti, "Perché la gente è ignorante", come dice Adriano.
 
 
 

mercoledì 18 maggio 2016

Queenstown parte II

Visto che rimanere qui a fare nulla o quasi mi annoia, ho deciso che se non va mi sposterò tra 15-20 giorni. Forse sbaglierò ma non so come spiegare che mi sembra proprio di buttare il tempo. Se fossi in Italia non avrei questo problema (forse peggiore) ma vivere con la scadenza del visto è un po' soffocante. C'è sempre e solo il tempo che vale in questa vita, perché? Perché se uno non è veloce a fare un lavoro, a sposarsi, ad avere qualcosa sente di perdere tempo? Perché c'è sempre e solo il tempo e l'età a mettere un limite a tutto? Cioè se non avessi il vincolo di un anno, non avrei problemi ad andarmene subito da qui ma il vincolo c'è, è reale che mi piaccia o meno.
Forse ho sbagliato dal principio e sarei dovuta partire da Auckland in bus e viaggiare un po' fino a raggiungere questa città. Quando si cerca lavoro non si sa mai quand'è il momento giusto perché secondo me non esiste. Senti persone che sono qui da 3 settimane e non lo trovano, altre (solitamente le più oche) che "oh io in due giorni l'ho trovato". 
 
 
 

martedì 17 maggio 2016

Georgetown (Penang)

Il viaggio in bus da Tanah Rata a Georgetown è stato di nuovo extralusso, su sedili che parevano più portone a dire il vero. Dopo così pochi giorni in Malesia, mi sento di rivedere una delle mie precedenti affermazioni: se consigliavo di visitare prima la Thailandia per smorzare lo shock culturale, voglio aggiungere che se volete uno shock culturale nullo, venite in Malesia. Non sarà diverso che visitare qualsiasi altro Paese occidentale. La Malesia è decisamente un luogo per le vacanze, tutto è pronto e predisposto per farvi sentire a vostro agio. Niente di male intendiamoci, anzi, se uno vuole cambiare continente senza stress qui trova un parco giochi.
Dicevamo del viaggio in bus...fin troppo tranquillo, mi ritrovo a mettermi le cuffie con la musica perché pare di stare in un ascensore. 
 
 

domenica 15 maggio 2016

QUEENSTOWN

Ciao a tutti belli e brutti!
Cosa faccio il sabato sera? Semplicente scrivo il blog come la vecchia zia dell'ostello.

Arrivare a Queenstown è stata una super idea dal punto paesaggistico e pure per compensare la nostalgia delle mie amate montagne. 
Auckland airport

Queenstown airport
Lago di Queenstown



E’ veramente un posto da cartolina ma purtroppo è pieno di backpackers …in cerca di lavoro. Diciamo che è come San Martino di Castrozza con 10mila abitanti (secondo me sono molti meno), anzi questa città vive SOLO di turismo.
Sentire che la maggior parte delle persone son state in Australia e che a tutti è piaciuta non mi fa venir voglia di parlare con nessuno. Ma almeno cerco di non farmi del nervoso, inutilmente. Ormai è storia.
Il primo giorno l’ho passato principalmente in cerca di un altro ostello più economico ma dalla mia tabellina personale cioè paragonando il prezzo, le amenità e le persone di questo ostello a quelle degli altri …questo rimane ancora il migliore. Ovviamente non hanno più posto perché è tutto prenotato. Ma perché devono prenotare UN ANNO prima (e ora posso confermarlo visto che, anche dove lavoravo, capitava)??? Quindi ora devo spostarmi ogni due giorni, che palle.
Anche se non vorrei parlarne, è evidente che il maggior problema sono i soldi. Quindi per dare info ai nostri potenziali lettori, questione banca: non ti lasciano aprire un conto SE non hai già un lavoro. Oltre a questo devi pure portare un certificato di domicilio. Siccome sono fortunata e caparbia, sono riuscita ad aprirlo comunque ma è stata un’eccezione!! Cioè secondo loro ogni volta che ritiravo, dovevo spendere 2-3% di commissione + % del tasso di conversione dei dollari australiani o euro? 
Volete sapere la cosa ancora più ridicola? Puoi avere l'IDR (l'equivalente del TFN) cioè un numero che ti serve per iniziare a lavorare (=pagare le tasse) SE hai un conto corrente. Ma il conto corrente non te lo danno se non hai un lavoro e un domicilio.
E’ come in Italia: puoi avere il visto se hai già un lavoro, puoi avere un lavoro se hai il visto. 

Il secondo giorno ho fatto un tentativo di camminare lungo il lago ma ha piovuto tutto il giorno e quindi l’ho passato a modificare curriculum (visto che qui lo vogliono ancora diverso: che PALLE!!!). Il pensiero positivo è che non mi perdo d’animo come l’anno scorso. Se fossi in Italia sarebbe pure peggio cercar lavoro, almeno qui c’è!
In questi giorni non ho fatto molto perché pioveva sempre ed ogni volta che partivo dopo mezz’ora pioveva a dirotto in più spostarmi da un ostello all’altro è fastidioso e complicato. Inoltre è freddo e non ho ancora i vestiti giusti. Volevo prendermi una sciarpa e quella che costa meno era sui 100$. Qui ci sono solo negozi per ricconi australiani e cinesi. Manco un ombrello, anzi si per 10$ ma di quelli souvenir…capirete quanto durano! Proverò quando ho tempo ad andare in un “centro commerciale” vicino all’aeroporto che, di conseguenza perde la sua economicità!
Ah si per andare in cerca di lavoro ho pure dovuto comprarmi un paio di jeans neri al negozio di seconda mano (dio li benedica), visto che la mia bellissima camicetta da sfoggiare (GRAZIE :*) già ce l’avevo e pure quattro canottiere per tenermi caldo. 
Ma…guardate le mie scarpe.

IMMAGINE

Pioveva continuamente quando stavo cercando un buco che mi desse da magnà per i prossimi mesi e vi lascio pensare in che condizioni erano i miei piedi. Inoltre, proprio quel giorno avevo il cambio di ostello quindi per 4 ore dovevo stare per forza in giro perché non potevo entrare prima.
Siccome ora stanno reclutando (hihi) meglio muoversi e i primi giorni li ho passati esclusivamente a modificare il cv e scrivere cover letters. Fortuna che non c’è Matteo che altrimenti mi sgriderebbe (per poi aiutarmi) perché sono proprio una stupida e sbadata: non ho salvato la lettera di referenza più importante. Cioè quel giorno mi ricordo che non andasse internet a Sydney e ricordo di averla spedita il giorno dopo ma NON esiste da nessuna parte. Oltre a questo ho perso, probabilmente in Asia o in Australia una chiavetta usb che sicuramente aveva dati sensibili. Inoltre ho buttato un SIM australiana ma fortuna vuole che non fosse quella che mi serviva per modificare i dati nel mio bank account in Australia. Sono senza speranze come direbbe qualcuno. Forse riesco a rimediare la referenza dall’amica a Sydney che ha il nostro pacco ma diciamo che mi allunga i tempi! Maledizione. Son proprio sbadata e ora ho un nervoso. (update: ho rimediato perché la mia amica me li ha scannerizzati. Yupppiii).
Il secondo ostello piacerebbe a Matteo. E’ un pochino meno costoso dell’altro ma la gente che ho trovato è più amichevole (ci sono pure artisti) e meno spacconi ma…è un po’ sporco, appena ti siedi sul materasso ti sembra di toccare quello sotto di te da quanto si curva, il posto è di qualità nettamente inferiore ed ogni volta che devi andare in cucina/salotto devi uscire e salire una scala, quindi bagnarti e per andare in reception pure. Alla fine mi adatterei come mi son adattata a ben peggio però non ne ho voglia…non ora che il mio morale deve stare su.
Ah si: scegliete bene la compagnia telefonica..ho praticamente sprecato 20$ e altri 20$ vedono che li ho pagati ma non posso usarli (?!?!?!). Inoltre non prende benissimo.
Bella notizia: finalmente sono riuscita a sentire i miei vecchi e mi ha messo veramente di buon umore. 

Altra bella notizia è che mi sto divertendo, anzi diciamo che non mi deprimo, a cercar lavoro perché trovo dei (possibili) capi veramente gentili o meglio che non ti fanno sentire l’ultimo, mentre altri... Li ho paragonati ai Sanmartinoti o ai Sydneyani, delle facce da c*** che  probabilmente non hanno mai avuto bisogno di “rimboccarsi troppo le maniche”. Ma sto cercando un modo per ridere di loro, anzi per non sentirmi l’ultima.
Il sesto giorno che son qui e piove, cioè ha piovuto 6 giorni di fila perchè? Perché è quasi inverno e ora, visto che ricevo ancora di queste domande riassumo:

Europa                Nuova Zelanda
Inverno     --->  Estate

Primavera -->   Autunno
Estate       --->   Inverno
Autunno  --->   Primavera

Quindi se da voi è fine primavera, qui è fine autunno. :)
Siccome ero veramente annoiata di stare in casa a sprecare il mio tempo e a cercar lavoro e basta sono andata a piedi a far la spesa, vicino all'aeroporto perché c'è un supermercato un po' più grande dove hanno prezzi da Australia, cioè abbordabili. Con il mio ombrellino piccolo da souvenir oltre ad essermi bagnata quasi tutta, ho scoperto di aver bagnato anche tutte le cose dentro lo zaino! Quando sono arrivata, cioè dopo ben 8,4km, mi sembrava di essere dentro una barca. Le mie scarpe erano zuppe, anzi di più. Ovviamente mio papà penserà, anzi me l'ha detto, che potrei comprarmi un paio di scarpe ma A. dove? B. se non sto qui e mi sposto, chi mi porta tutte le cose, che ne ho già troppe? C. finchè non so dove verrò reclutata, che tipo di scarpe mi compero?
Ammetto che avere un solo paio di scarpe è un po' na palla perché domani non si saranno asciugate e dovrò andare in giro con i piedi umidi ma vabbè, fa parte del viaggio.
Ho passato un bel po' di tempo dentro il supermercato affinché la mia giacca si asciugasse. Al ritorno, visto che avevo una borsa e mezza di roba e il mio porter personale non è momentaneamente con me,  ho ben pensato di fare autostop. La prima macchina si ferma e indovinate chi poteva essere se non un altro backpacker? Ahahah è un ragazzo cileno che lavora qui da un anno e vorrebbe stabilirsi qui. E' già stato sponsorizzato ..dice che qui sia facile. 
In ostello sto tentando di ambientarmi ma non è facilissimo perchè gli altri escono ogni sera e io sinceramente di sprecare i miei savings a bere non ci penso. Ripeto, ogni sera.
Ora capisco cosa mi voleva dire un grande, stimato saggio tempo fa: se sei in un posto devi almeno godertelo. Aveva ragione! Vorrei tanto poter vivere un po' questo posto, raggiungendo tutte le cime qui attorno ma con la pioggia che si fa? Un discorso è camminare lungo il lago, un altro andare in montagna con la pioggia e da buona montanara so che non sa da fare. Per questo motivo mi sembra di sprecare le mie giornate qui perchè non posso fare niente se non cercare lavoro. Ma la super svolta è che non sono più disperata. Cioè lo cerco ma non per 10 ore al giorno come l'anno scorso. Anche se mio papà non ci crede, bisogna solo essere nel posto giusto al momento giusto. Esempio oggi sono entrata in un motel a 4 stelle e la tizia mi ha detto che aveva appena chiuso le application. Allora, se veramente fosse stato così il mio CV lo avrebbe preso, visto che ero lì in prima persona e non dietro uno schermo (insieme alle altre mail). Semplicemente non era il mio turno o sono arrivata tardi. Ieri avevo detto: "Dai porta ancora questa application" Ma ero stanca e molto bagnata, quindi ho deciso che l'avrei fatto il giorno dopo. Ma non mi preoccupo perché se le fossi piaciuta l'avrebbe preso il mio CV e non c'è peggior cosa che il capo ti odi, quindi tanto meglio così.  

 
Chiudo col dirvi che rimango positiva e un lavoro lo troverò, qui. Perché qui è bellissimo e soprattutto si potrà andare a sciare e vedrò la neve! Non è che voglio contraddirmi, ma qui lo so benissimo che è super turistico però quello che riesco a fare: quando mi piace qualcosa riesco a isolare solamente le cose positive e quindi me ne frego se qui son un po' spacconi e sanmartinoti (=definizione non traducibile) ...pensate che oggi camminando mi sembrava un po' di essere a Primiero, quel profumo di neve e pioggia che si respira nell'aria è qualcosa che mi mancava veramente tanto.

Vi saluto con questa..che ho trovato a sorpresa



Smack Smack Sgnac





giovedì 12 maggio 2016

Le Cameron Highlands ed il trekking!

Nonostante mi sia impegnato per arrivare sul bus non sudato, la cosa è stata impossibile. Ad ogni modo il bus era di livello super vip extra plus, visto a cosa mi sono abituato recentemente. Saggia la decisione di mettermi davanti, potevo stendere completamente le gambe.
Siccome la Malesia è decisamente un Paese sviluppato, ci sono autostrade a 4 corsie e, di conseguenza, il paesaggio è insignificante come per tutte le autostrade. Ne ho approfittato per una penichella.
Quando si arriva alle Cameron Highlands allora iniziano i tornanti e la salita. Un viaggetto indolore comunque. Sceso a Tanah Rata mi dirigo verso l'ostello che avevo scelto grazie a GuideWithMe. Che bel fresco c'è qui!
Dovete sapere che per la Malesia non ho preparato assolutamente nulla, troppe informazioni da cercare e memorizzare ai tempi dell'organizzazione del viaggio. Così, come per Kuala Lumpur, mi siedo a capire cosa valga la pena vedere. Oltre a poter visitare piantagioni di thè e di fragole, scopro che ci sono diversi trekking da fare in zona e così, dato che è il primo pomeriggio, decido di provarne uno per capire la fattibilità in vista del sentiero numero 1 che mi prefiggevo di tentare l'indomani. Trattasi del sentiero 9, che porta a delle cascate, le Robinson Falls.
 
 
 

lunedì 9 maggio 2016

Verso la Nuova Zelanda

Alla fine quello che mi piace più di qualsiasi altra cosa è il viaggio in sè. La meta? non è poi così importante. Anche se è difficile credermi, solo 5 giorni fa ho scoperto dove fosse localizzata precisamente la mia prossima meta: Queenstown. Sapevo fosse in NZ, ma non dove esattamente🙊

Salutato Matteo verso le undici, un addetto al check-in ha pensato subito di farmi passare la malinconia: mi ha ritirato le forbicine da cucito che stupidamente avevo dimenticato nel bagaglio a mano. A parte che quella borsa aveva già passato svariati check-in, quindi, controlli proprio approssimativi, era un regalo della mi mamma! 😭
Entrata sull'aereo mi avevano pure preso il posto ma ho pensato "tanto meglio" visto che non me l'avevano assegnato vicino al finestrino, come cortesemente richiesto. 
 
 

Kuala Lumpur

Ritorno al futuro

Avrete notato che non ho scritto "diario di viaggio", perché non sarà un diario di viaggio come quelli che abbiamo cercato e sono serviti a noi per informarci su Paesi come le Filippine, Raja Ampat ed il Myanmar. Quelli erano Paesi su cui non si è ancora scritto molto, devono ancora essere scoperti dal grande pubblico e pensiamo di aver fatto, passatemi il termine, anche un servizio parlando di luoghi, spese e trasporti. Quindi, per la Malesia, non vi scriverò quanto ho speso qui o lá perché sono informazioni che potrete trovare altrove su siti più intriganti e specializzati.
Qui leggerete solo quello che mi capita e magari qualche pensiero.
 
 

sabato 7 maggio 2016

Cosa ci aspetta?

E così, velocemente sono passati anche i nostri ultimi giorni assieme in Myanmar.
Il giorno dopo il nostro giro in moto lo abbiamo passato bighellonando in giro combinando un chiez**, tranne essere andati al mercato a comprare tele (che tanto non possiamo spedire in Italia,.,.) 
L'indomani ci siamo diretti in bus verso Yangon, scambiando due parole con una famiglia francese mentre aspettavamo per delle mezz'ore il bus che sarebbe arrivato "fra dieci minuti".
Lei faceva la maestra e lui, così dalla sua faccia, l'ingegnere o l'informatico e staranno per 21 mesi in giro per il mondo con le loro bimbe di 3 e 5 anni, molto carine e disciplinate per gli standard occidentali. Ci chiedevamo, guardandoli, se deve essere difficile viaggiare con due bambini così piccoli, quasi come se fossero alieni, e puntualmente ci hanno risposto in modo molto tranquilli a riguardo, quasi smontando l'alone di "Eh devono avere un gran coraggio". Hanno iniziato dall'Africa e la prossima parte di mondo sarà il Sudamerica. Dicono che le bambine sono quelle che si adattano meglio di tutti e patiscono il caldo assai meno di loro. L'età in cui viaggiano è ideale perché là scuola dell'obbligo inizia a 6 anni ed è meglio evitare di viaggiare dopo perché altrimenti devi far loro scuola tu per almeno due ore al giorno ed inviare documenti che attestano che le stai istruendo.
 
 
 

giovedì 5 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Hpa An

Segreto svelato: di nuovo insieme

Ore 6 del mattino. Matteo siede un po' sconfortato ed un po' fiducioso su un muretto fuori dalla stazione dei bus. Da un istante all'altro Silvia sbuca da dietro un angolo in sella ad un moto taxi, sorridente.
Ma cosa ha portato a questi avvenimenti? Beh, di Silvia sapete tutto, è stata una reporter puntuale ed assidua.
Matteo non ha combinato granchè nel frattempo. Deve ammettere che l'itinerario che si è costruito non è stato dei più entusiasmanti. 
Vedovo della sua macchina fotografica a Pindaya, la mattina seguente si accinge a lasciare il paesello ed il suo clima ottimo, ma nessuno sa indicargli con precisione dove sia la fermata del bus, ne' a che ora questo passi.
Era anche il giorno del "five day market", di cui Silvia vi ha già parlato, e chiedendo a varie persone è riuscito a capire dove sedersi ed attendere non si sa bene cosa per un'ora e mezza o più, per fortuna le persone dello stand sulla raccolta fondi per i lavori del laghetto lo rassicuravano sul fatto che il bus non fosse ancora passato. 
 
 

domenica 1 maggio 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine & Bilu Kynu

La mattina seguente, insieme al vecchio-signore, e ad altri sei tra ragazzi e ragazze partiamo per Ogre island, meglio conosicuta come Bilu Kynu. 
Per andare su quest'isola ci sono due modi: il tour organizzato o il noleggio di un motorino. L'ultima opzione non è più economica perchè una volta sull'isola non si ha la possibilità di scegliere per via del giro di mafia che si è creato. Se non prendi anche il driver per guidare il motorino, non puoi usarlo. Son stati veloci eh, contando che su quest'isola i turisti possono andarci dall'anno scorso solamente!  Il tour lo pago alla Breeze Guesthouse per 18000Kyat e mi sembra un prezzo ragionevole visto che si sta fuori tutto il giorno. 
Dopo aver attraversato il fiume (5-10minuti), la guida ci fa salire su un pick.up e iniziamo a girare di villaggio in villaggio.

 
 

sabato 30 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mawlamyine

Scappo dal buco di camera e da Kinpun stessa! Un consiglio che vi dò è quello di imparare a pronunciare bene i nomi delle vostre destinazioni.
Mi vesto adeguatamente cioè pantaloni lunghi e maglietta, vi lascio immaginare il caldo che avevo a 40gradi, ma d'altronde se voglio rispettare la loro cultura un po' di sofferenza ci vuole.
Prendo il pick-up (ormai mi sono affezionata) e arrivo fino a Kyaikto.. fin qui nessun problema, anzi pago 500 kyat invece di 1000 come ieri. Poi so di dover cambiare e scendo. Un tipo, da ora Stronzo, mi dice che sono 3000Kyat. Pensando di  fare il furbo chiama quello del bus che viene a prendermi, al che inizio  ad innervosirmi. Non voglio il bus. Lo mando via. Il pick-up ha il driver e un tizio che sta in piedi nel retro per dare indicazioni.  
 
 

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Verso Golden Rock

Povero Matteo! Ogni volta gli e ci succede sempre qualcosa e forse solo la coppia Fantozzi ci batte. Ma penso che, forse, mi sarei dovuta trattenere dal ridere perché la scena, di per sé, è un po' buffa.

I miei scritti non sono neanche paragonabili a quelli di Matteo ma d'altronde non so neanche parlare italiano, figuriamoci scriverlo. Avrò altri talenti, come spesso dice Matteo.
Comunque, ho aggiunto le foto al mio post precedente.

5* giorno - Ci sono vari modi per raggiungere Golden Rock: treno ci mette più di un giorno, il bus (il più comodo perchè si arriva verso le otto di mattina) e i vari "taxi".
Dopo aver passato la notte in bianco mi chiedevo come sarei riuscita a stare in piedi fino alle 19:00 orario in cui avrei preso il bus. La mia giornata, quindi , l'ho passata spostandomi dalla guesthouse, al bar e alla pagoda tentando di rimanere sveglia e appisolandomi sui vari tavoli. E' stata dura. 
 
 
 

venerdì 29 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Pindaya

Pessime scelte

Vi starete chiedendo "Ma come, non é il posto dove doveva andare Silvia?"...esatto. Quando ci siamo salutati a Bagan non ci siamo detti dove volevamo andare, e abbiamo scoperto di esserci mancati per uno o due giorni...ma poco importa, lo scopo era ed è viaggiare in solitaria.

Bene, ero rimasto a Mrauk U. La mattina della partenza, un thailandese alla mia guesthouse mi conferma che qui è come la Thailandia di 30 anni fa...non sai se essere felice di esserci venuto ora o se rabbrividire all'idea di come questo posto cambierà. 
 
 

mercoledì 27 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Kalaw

1* giorno -Dopo aver salutato Matteo, sulla sua limousine, mi sono recata in camera e ovviamente dovevo ancora finire di preparare la borsa e, come se non bastasse, il furgoncino era arrivato in anticipo a prendermi.

Il VIP se ne va in limousine

Mi sembrava un po’ di essere tornata in Vietnam con il furgoncino strausato e il tizio che non parlava assolutamente inglese. Con la calma, ho tentato di fargli vedere la mappa e spiegargli dove avrebbe dovuto lasciarmi, ma probabilmente aveva la luna storta o era parente di qualche australiano. Arrivata a Kalaw, mi sono arresa dopo aver tentato di tutto per arrivare dove volevo, cioè a Pindaya, in giornata. Ovviamente sborsando denaro, si può tutto. 
 
 

martedì 26 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mrauk U

Uno dei motivi per cui viaggio

Parto col dire che ho appena sentito Silvia e sta benissimo!

Al momento di scegliere la prima destinazione da solo, la scelta era abbastanza facile: un luogo che mi sarebbe probabilmente interessato e che Silvia avrebbe evitato a tutti i costi, specialmente dopo Bagan, ovvero Mrauk U (o Mrauk Oo, qui le traslitterazioni sono sempre soggettive), altro luogo impestato di templi, ma molto meno pubblicizzato.
Facendo due ricerche veloci (e con quell'internet, veloce è un modo di dire), capisco che è il caso di chiedere ad una agenzia. Il bus che mi poteva portare a circa metà strada era pieno per il giorno dopo, ancora strascichi del water festival...pensa che ti ripensa, la soluzione per non rimanere ancora un giorno in più a Bagan, è prendere l'aereo...tutt'altro che economico, ma forse la miglior scelta per rapporto denaro/tempo speso.
Così l'indomani il tizio mi passa a prendere in quella che deve essere la limousine di queste parti, ultimo saluto e cerco di pensare ad altro così inizio a fare domande a caso. 
 
 
 

mercoledì 20 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Bagan

E alla fine la trama si fa intrigante

Data la lentezza di internet a Bagan, dobbiamo pubblicare il post senza foto. Prima o poi le metteremo.

Grazie all'albergo di Mandalay,abbiamo preso i biglietti del bus direzione Bagan, la piana stracolma di templi, attrazione primaria di questo paese. 
Il giorno in cui dovevamo partire, Mandalay aveva un volto totalmente differente: le attività erano aperte e ci era possibile vedere la vita quotidiana di queste parti.
Cambiati finalmente i soldi, abbiamo aspettato il bus con l'ennesimo super rapido pranzo indiano.
Il bus arriva, carica i nostri zaini in una stiva lercia e minuscola, e ci porta alla stazione dei bus. Matteo guarda fuori dalla finestra e dice a Silvia "Guarda, altri due westeners", Silvia gira la testa, si alza di scatto e corre fuori dal bus scalza e li va a salutare...indovinate un po'? La sua collega dell'ostello di Sydney che le aveva parlato per la prima volta di Raja Ampat, era lì con suo marito, pronti a salire sul nostro stesso bus! Quando si dice che il mondo è piccolo...
 
 

lunedì 18 aprile 2016

Diario di viaggio : Myanmar 2016 - Mandalay (parte 2)

Pace (quasi) fatta con Mandalay

La sera, una volta cessati musica e delirio (alle 19:30, cioè sempre più tardi), siamo andati in cerca di cibo come due topolini: guardinghi e con movimenti rapidi per paura di essere inondati.
Nel nostro girovagare siamo passati nuovamente davanti al trabiccolo che vende samosa, che alle spalle ha un tempio hindu...con sorpresa: aperto! Sia all'interno che all'esterno i colori e le forme antropomorfe la fanno da padrone. Ad accoglierci c'era una bella musichetta ed un buonissimo profusmo ed un preposto stava cambiando i fiori messi in offerta alle divinità. Siamo molto ignoranti a riguardo ma ci riproponiamo di studiare la materia.
Poco oltre, quello che doveva essere (dati i personaggi) una moschea o simili. Dovete sapere che il Myanmar è una terra dove popoli degli Stati confinanti si sono trasferiti portando la loro cultura (al contrario, ad esempio, dell'Australia, dove gli immigrati diventano automi e perdono ogni identità). Nel corso dei secoli, migrazioni spontanee e forzate (tipo i cinesi trasferiti in Tibet dal partito cinese, per capirci) hanno ridisegnato la fisionomia della popolazione. E cosi troviamo un posto dove mangiare street food indiano, uno di quei posti che solo l'occhio e la fantasia di Silvia ci fanno scoprire; Matteo dopo l'esperienza dell'anno scorso deve ancora imparare a trovare i posti "puliti" e fidarsi.
 
 
 

sabato 16 aprile 2016

Diario di viaggio: Myanmar 2016 - Mandalay

Prigionieri del Thingyan

Il taxi dall'ostello all'aeroporto lo abbiamo diviso con una coppia forse inglese, terrorizzati perché una mail annunciava loro l'anticipazione del volo di un'ora e quindi volevano essere lì tre ore in anticipo. Durante il viaggio ci hanno un po' raccontato il loro punto di vista sul paese. Si sono presi un anno per viaggiare e ora mancavano due mesi al rientro. Li abbiamo rassicurati.
Il nostro check-in è stato il più corto della storia, con la soprannominata KGB invece di Air KBZ,  è durato 37 secondi senza controllo passaporti. Ci hanno dato lo sticker che vedete qui sotto e il biglietto con gate a scelta (ahahah)
 
 

mercoledì 13 aprile 2016

Diario di viaggio : MYANMAR 2016

Yangon
Partiamo col dire che Matteo sta migliorando molto ed il problema all'orecchio è quasi risolto.
Una volta coperta la multitratta Sorong-Makassar-Bali-Kuala Lumpur, abbiamo dovuto fermarci per la notte.
A Bali ci siamo divertiti a vedere un australiano che aveva perso il passaporto ed era arrivato proprio mentre il suo volo stava decollando!
L'arrivo all'una di notte e la partenza alle 6:30, oltre al fatto che non ci sono hotel vicini, ci ha fatto optare giocoforza per dormire in aeroporto. Esegue Silvia:
 
 

lunedì 11 aprile 2016

Destinazione Myanmar

Ciao belli!
come avrete notato abbiamo caricato le foto di Raja Ampat!
Abbiamo fatto del nostro melgio perchè siamo di fretta e abbiamo rischiato di perdere il volo per questo...ahahah!
La maggior parte delle foto andrebbe migliorata come colori e luminosità per farvi capire i veri colori, ma il tempo e l'internet sono scarsi.
Oggi abbiamo visto l'aeroporto di Bali, che secondo Silvia è il più bello che abbia mai visto!
In effetti è molto curato, pulito e colorato...dopo qualche ora però è iniziata a venirci l'orticaria: è pieno di bianchi! E questo vuol dire pieno di australiani...
Sorong sarà anche un brutto posto (alcuni siti la chiamano So-wrong), ma almeno era reale, mentre qui, solo potendo fare due passi in aeroporto, ci è venuto il forte dubbio che qui sia tutta una giostra costruita per far felici i ricchi ciccioni australiani.
Speriamo vivamente di sbagliarci, e ci riserviamo in futuro di verificare in loco.

Come avete letto dal titolo, la nostra prossima meta sarà... Myanmar/Burma/Birmania.
Quale sia il vero nome è tema che riempie siti e blog...al momento sappiamo solo che ce ne hanno parlato benissimo e tutti ci han detto di andare il prima possibile perchè le cose stanno rapidamente cambiando (speriamo non sia troppo tardi) e c'è il forte rischio che diventi da "viaggio nel passato" a una Thailandia-2.

Alla prossima!


sabato 9 aprile 2016

DIARIO DI VIAGGIO : RAJA AMPAT (aggiornamento Aprile 2016)


Ecco gli aggiornamenti direttamente dalla nostra capanna di bambù a bordo spiaggia, che ovviamente posteremo appena tornati alla civiltà.
I voli sono stati come sempre piacevoli, siccome ad entrambi piace volare, ad eccezione del posti a sedere piccolissimi per Matteo, poverino. 
Primo volo da Melbourne a Kuala Lumpur abbiamo più o meno dormito con la nostra amata Airasia. Poi lo stopover a Kuala Lumpur di sole 6 ore che ci sono passate abbastanza velocemente. Questo aeroporto è un po’ asettico e senza troppa vita, però si può dormire per terra il che gli fa guadagnare tanti punti.
 
 

giovedì 31 marzo 2016

Il bello di riuscire ancora a meravigliarsi



La nostra nuova meta è stata suggerita da una collega di Silvia molti mesi fa e ha suscitato da subito la curiosità in lei e pure l' ambizione di raggiungerla. E' un posto poco conosciuto, se non nel mondo dei divers, forse per essere indicata solo parzialmente su Google maps e per i suoi costi proibitivi.
 
Come avete visto nel cartone animato di qualche post fa, è grazie alle nostre ricerche se fra due giorni raggiungeremo il sogno di Raja Ampat. (Vi cosigliamo di guardare su Internet la bellezza del posto)


 
 

martedì 29 marzo 2016

Goodbye Australia



Ciao gente!

Tempo di salutare l'Australia dopo quasi due anni. Abbiamo un sentimento misto e non sappiamo se ci mancherà ma di sicuro sappiamo di essere pronti per nuove mete...che scoprirete leggendoci ;)
(A Silvia quasi certamente non mancherà, tranne per alcune cose)

Beh, questa è stata un'avventura in tutti i sensi. Abbiamo lasciato un lavoro a tempo indeterminato e una possibile carriera, abbiamo lasciato famiglia e amici veri, abbiamo lasciato sicurezze per qualcosa di incerto e avventuroso. 
 
 

mercoledì 16 marzo 2016

Partire



Eccoci di nuovo di fronte al fatidico momento. Fra un paio di settimane succederà ancora.
E' un momento particolare per me, in cui i sentimenti sono contrastanti, ma su tutto vince un'iniezione di adrenalina, credo, e di ottimismo. Mi piace essere in questa condizione.
Sul viaggio e sulla partenza se ne sono scritte di frasi emblematiche, e mi piacciono quelle positive, non quelle negative alla "partire è un po' morire", che forse sono vere quando si è costretti a spostarsi, quando si sta bene dove si è e non si ha voglia ne curiosità di scoprire cosa si trova dietro quella collina o quel monte, oltre quel mare o quella pianura.
 
 

martedì 23 febbraio 2016

Wind of change...

Tempo di cambiamenti!
Il nostro soggiorno in Australia sta per giungere al termine, e dobbiamo organizzarci. E' tempo di bilanci ma soprattutto di preparazioni!
In "tanti" ci chiedono quali siano i piani futuri e così, come per i film più attesi, è tempo di trailer!
Non ce la sentiamo di svelarvi i piani, anche perchè sinceramente siamo ancora in fase valutativa e stiamo cercando di capire, nel tempo libero, come muoverci.
Ci era venuta in mente l'idea, proprio per inaugurare questo nuovo capitolo, di aggiornarvi tramite un video-blog, o vlog , ma un semplice filmato di prova occupava già troppo (qui per usare internet devi trasformarti in un hacker fuorilegge...), e quindi non sarebbe venuto un bel lavoro. Quindi usiamo scripta, che almeno manent.
 
 

giovedì 4 febbraio 2016

ramblingzucchini incontra (finalmente) Andiamoper !

Per conoscere Andiamoper:
http://andiamoper.blogspot.com.au/

https://plus.google.com/117878187184723835841/posts (scorrete in basso fino al primo video per avere un riassunto veloce della loro storia)

È con grande gioia ed emozione che possiamo annunciarvi questo meraviglioso incontro!
Tutto ebbe inizio verso la fine del 2011- inizio 2012, quando ramblingzucchini non esisteva ancora, ma stavamo già scaldando i motori. Matteo aveva deciso che voleva fare un vero viaggio in sella alla sua amata, fedelissima e bellissima moto, Savannah.
Per fare ciò però aveva bisogno di bauletti laterali e decise, così, di costruirseli.
 
 

martedì 2 febbraio 2016

ramblingzucchini cambia sede amministrativa

Novita' anche per la casa di ramblingzucchini! Ci siamo finalmente trasferiti e abbiamo lasciato l'ostello. Una delle migliori scelte fatte nel periodo australe, almeno per Silvia. La stanza dell'ostello aveva dimensioni a dir poco ridotte

Sapete, no, che Silvia ha il 36 di scarpe?
era molto calda e non avevamo nulla o poco da condividere con la gente che popolava l'ostello. 
 
 

mercoledì 20 gennaio 2016

A proposito di lavori mal fatti...


Ciao a tutti!
Visto che continuiamo a parlar male di come lavorano qui in Australia, ci pare giusto farvi vedere a cosa ci riferiamo. Per raccogliere questo materiale ci è voluto un po' di tempo e all'inizio non eravamo sicuri che ne valesse la pena, non volendo risultare prolissi. 
E' anche vero che, per definizione, questo lavoro è e rimarrà inconpleto, perchè ogni giorno porta con se nuove vaccate cui dobbiamo assistere. Ma un'infarinata è meglio di niente!
E quindi....benvenuti!! Unitevi a noi in questo tour domestico!
Cominciamo: apri la porta e.......
Notate qualcosa? Guardate bene...alzate gli occhi...alle maledette cornici che qui mettono ovunque...
Vabbè direte voi, una svista che verrà corretta.
 
 
 

lunedì 4 gennaio 2016

Elucubrazioni

Sottotitolo:  Vivere a Sydney si, no, forse. E perchè?

Quello che segue è un dialogo interiore di Matteo ed esteriore con Silvia per cercare di mettere in riga una serie di pensieri contrastanti che ci hanno accompagnato praticamente per tutto il nostro soggiorno nella capitale del New South Wales. 
Sydney, diciamolo, è un gran bel posto per vivere. Almeno per quanto ci riguarda, il clima è ideale, nel senso che in inverno fa freddo ma non freddo come siamo abituati noi, specie di giorno, e d'estate fa caldo ma è molto ventilato e la sera si gira sempre in abiti da mezza stagione, Ci possono essere due giorni a 40 gradi, una settimana caldissima, ma poi arriva la pioggia e la brezza. Insomma niente di estremo, il che rende tutto molto godibile e vivibile.